domenica 19 marzo 2017

Wrap Up dei Film visti da Gennaio ad ora

Salve a tutti lettori! Come va il fine settimana? Io ne sto approfittando per riposare un po', anche se lo studio e l'ansia mi perseguitano come ombre. Purtroppo in questo periodo leggo molto poco a causa del poco tempo libero, perciò, piuttosto che parlarvi di libri, oggi tornerò a parlarvi di film. Voglio aggiornarvi sugli ultimi film, visti al cinema e non, con le relative opinioni che mi sono fatta su ognuno di essi. Parto da quelli visti più di recente e il cui ricordo è più vivido.



Il primo di cui vi parlo è Room, un film del 2015 diretto da Lenny Abrahamson.

Con questo film, se non ricordo male, Brie Larson si è guadagnata un Golden Globe e un Oscar l'anno scorso. E come poteva essere altrimenti? Ha recitato in maniera impeccabile, tanto lei quanto Jacob Tremblay, che all'età di sette anni ha lasciato tutti a bocca aperta con la sua interpretazione del piccolo Jack. Il film è assolutamente uno dei più belli che io abbia visto quest'anno, continuo a chiedermi perché non l'abbia visto prima. E' un film che mi ha commosso parecchio, sono stata lì lì per piangere per la maggior parte del tempo. La tenerezza e l'ingenuità di Jack, insieme alla fragilità di una madre frustrata e torturata dal rimorso di non aver fatto abbastanza per dare al figlio un'infanzia quanto più normale possibile hanno fatto di questo film qualcosa di meraviglioso.

Sono rimasta alquanto sconcertata nello scoprire che Stanza, letto, armadio, specchio, ovvero il romanzo da cui è stato tratto questo film, a sua volta ha preso spunto da una storia realmente accaduta, quella di una ragazza austriaca che è stata tenuta dal padre chiusa dentro un bunker per ben 24 anni. Non voglio dare altri dettagli perché la storia mi ha già inquietato abbastanza. Chiaramente dietro ad azioni del genere si nasconde una mente malata, altrimenti non si potrebbe in nessun modo spiegare tale comportamento. In questo film, l'argomento è stato trattato con molta delicatezza, proprio per non ledere la sensibilità di nessuno. Questo è uno di quei film che fanno riflettere molto e, una volta terminati, lasciano dentro un vuoto incolmabile. Non essendo madre, posso soltanto immaginare cosa possa provare una madre nel crescere un bambino dentro una singola stanza, nel fargli credere che le uniche cose vere al mondo sono quelle racchiuse all'interno di essa, nel cercare di fargli avere tutto pur non avendo nulla. Ho visto e ho avuto modo di capire quanto può essere grande l'amore di una madre per il proprio figlio, ma anche e soprattutto, quello di un figlio per la propria madre. Infatti non è stata tanto lei ad aver salvato lui, piuttosto è stato lui più volte a salvare lei, a rappresentare la sua àncora, la sua forza. Magnifico! Lo consiglio a tutti.



Un altro film che ho visto ultimamente è Lion - La strada verso casa, diretto da Garth Davis nel 2016. Altro film per cui le lacrime non sono mai abbastanza e che fa tanto riflettere, trattandosi anche questa di una storia realmente accaduta. Saroo, nella sfortuna di essersi smarrito a 1600 chilometri da casa, ha avuto la fortuna, dopo varie peripezie, di giungere in Australia dove vi era una nuova famiglia ad attenderlo. Questo film ci fa capire come, nonostante si abbia avuto modo di crescere con un certo tenore di vita e con una famiglia quasi perfetta, non si potranno mai dimenticare le proprie origini, ci si sentirà sempre incompleti, come se mancasse una parte di noi. Ed è proprio questo che spinge il protagonista a tornare, dopo vent'anni, nella propria terra natia, a cercare la sua madre naturale, a riscoprire luoghi, abitudini e persone che credeva aver dimenticato, ma che in realtà erano sempre stati parte di lui. Le immagini, a fine film, del Saroo realmente esistito, sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso, hanno reso tutto talmente reale da far venire la pelle d'oca. Al pensiero che in India, ogni giorno, migliaia di bambini scompaiano senza lasciare alcuna traccia e che la maggior parte di essi non siano tanto fortunati quanto lo è stato Saroo mi fa accapponare la pelle. Dovete vedere questo film, assolutamente.



Altro film visto da Gennaio a questa parte è La mafia uccide solo d'estate, film del 2013 diretto da Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto come Pif. Continuiamo sulla scia dei film che fanno riflettere, con questo ambientato a Palermo negli anni fra i settanta e i novanta. Attraverso i ricordi d'infanzia del protagonista, Arturo Giammaresi, e dei fatti relativi alla mafia che hanno in qualche modo influenzato la sua vita, si vogliono commemorare le morti di tutti coloro che persero la vita per mano di quest'organizzazione criminale. Essendo siciliana, questo è sempre stato un argomento che mi tocca da vicino e mi interessa particolarmente. Si tratta di un film che ha come scopo quello di non far dimenticare quello che è stato e mi fa piacere che vi siano persone che si mobilitano ancora con iniziative del genere per mantenere vivo il ricordo.



Quarto in questa classifica dall'ordine puramente casuale è Assassin's Creed, film del 2016 diretto da Justin Kurzel. In quanto amante e ammiratrice del videogioco, nutrivo grandi aspettative per questo film, aspettative che posso dire essere state superate. Il regista è stato in grado di usare le meccaniche del videogioco per dare vita a innumerevoli scene d'azione: dai combattimenti, alle corse sui tetti, alle fughe e alle acrobazie. Mi è piaciuta anche la trama molto avvincente e la caratterizzazione dei personaggi. Michael Fassbender l'ho trovato abbastanza azzecato nell'interpretazione del protagonista, ma non avevo alcun dubbio essendo a conoscenza della sua bravura. Sono quasi certa che sia stato un film molto criticato, soprattutto dagli accaniti amanti del videogioco che si aspettavano molto di più, io invece ne sono abbastanza soddisfatta e, come capita spesso quando si giunge al termine di un film che sia particolarmente piaciuto, mi ha lasciato una strana sensazione, la curiosità di sapere cosa sarebbe successo dopo. Mi sento, dunque, di consigliarlo.



Un film per il quale non nutrivo grandi aspettative e che, invece, mi ha piacevolmente colpito è The Great Wall, del 2016 diretto da Zhang Yimou, visto al cinema qualche settimana fa. Ho letteralmente adorato la grafica, il mondo in cui sono riusciti e ricreare la fortezza imperiale e le varie battaglie che avevano luogo sopra e sotto la grande muraglia. Un'altra cosa che mi ha lasciato stupefatta è la caratterizzazione della civiltà cinese, dello stesso esercito e, ancora più, la presenza delle donne all'interno di esso. Mi ha affascinato la scenografia e l'importanza del ruolo che ogni personaggio aveva all'interno del film. Anche in questo caso vi era un gran bel figo a fare da protagonista, ovvero Matt Damon, che a mio parere ha reso abbastanza giustizia al personaggio.



Altro film che ho avuto modo di vedere ultimamente è Miss Peregrine - La casa per ragazzi speciali, del 2016 diretto dal grandioso Tim Burton. Di questo film mi è piaciuto tutto, la trama, anche se a volte un po' troppo incasinata dal repentino evolversi delle vicende, le peculiarità di ogni bambino "speciale", la scenografie e gli effetti. Tim Burton non delude mai! A coronamento del tutto, vi era una splendida Eva Green. Vedere questo film mi ha fatto venire una gran voglia di leggere i libri e, adesso che ho scoperto l'esistenza di una graphic novel tratta dal romanzo, di avere anche quella. L'ho già spulciata un po' in libreria ed è meravigliosa! Non riesco ancora a capire perché il nome italiano del film non è lo stesso del romanzo, ma va be', pazienza.



Un'altra recente uscita a cui ho avuto modo di approcciarmi è Split, un film del 2017 scritto e diretto da M. Night Shyamalan. In questo caso un grandioso applauso va all'interpretazione magistrale di James McAvoy che, a parere mio, si meritava un bell'Oscar. Provate ad immaginare l'enorme difficoltà del dover assumere i panni di più persone all'interno dello stesso film. Adesso provate ad immaginare la stessa cosa però all'interno di una stessa scena. Magnifico! Un thriller che tiene col fiato sospeso fino alla fine, anche se il modo in cui viene fuori la cosiddetta Bestia mi ha lasciato un po' perplessa.



Adesso è la volta di La la land, musical del 2016 diretto da Damien Chazelle, visto al cinema con degli amici in occasione del mio compleanno. Film molto chiacchierato, che molti hanno amato e altri odiato. I miei amici, per esempio, si sono annoiati tantissimo in sala, più volte erano lì lì per addormentarsi. A me, devo dire, è piaciuto parecchio. Sono d'accordo nel dire che alcuni balletti di troppo potevano essere evitati, talvolta vi erano canzoni e coreografie che dilungavano fin troppo la trama, ma trattandosi di un musical è normale che si dia parecchio spazio a questo genere di cose. Ho apprezzato tantissimo la trama, soprattutto il finale che mi ha totalmente spiazzata lasciandomi dentro un gran vuoto, e l'interpretazione di Emma Stone e del bellissimo Ryan Gosling.



Ultimo film che ho visto proprio ieri sera è Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick, del 2015 diretto da Ron Howard. Voglio essere sincera e vi confesso che la cosa che mi ha spinto a vederlo non è stata tanto la trama, bensì quel bel faccino di Chris Hemsworth. Poi quando ho visto che ad interpretare Melville era il tenerissimo Ben Whishaw (il John Keats di Bright Star) e ho capito che dovevo vederlo. Purtroppo non ho ancora letto Moby Dick (grande lacuna, lo so) ma conoscevo a grandi linee la trama. Devo dire che il film mi è piaciuto e se lo avessi visto in una più alta risoluzione lo avrei apprezzato ancora di più.

Ecco qui i film che ho visto in questi ultimi mesi. Quali sono, invece, i film più belli che avete visto e maggiormente apprezzato da Gennaio a questa parte? Commentate pure perché sono stracuriosa.

- Ariam.

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